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Ginevra Barboni

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Ginevra, romana, è figlia e nipote d’arte. Black Lab Film Co, già da un po’ di tempo ha riconosciuto e ha inserito Ginevra Barboni tra le 50 registe più promettenti al mondo. Classe 1989, Ginevra ha una preparazione accademica di tutto rispetto. 

Dopo aver completato due stage in “filmmaking” e “digital filmmaking” presso la New York Film Academy di New York, nel dicembre 2013 ha conseguito la laurea triennale in Studi Italiani presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in critica letteraria dal titolo “Perelà, un uomo di fumo a cavallo fra due secoli”.

Nel 2016 arriva per Ginevra la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media, conseguita presso l’Università IULM di Milano con una tesi, seguita dal prof. Giovanni Chiaramonte, intitolata “Lo Specchio di Andrej Tarkovskij: un film tra memoria e ricordo”. Dopo la frequenza di un corso di formazione di Ercole Visconti presso la Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano, e la partecipazione alla Masterclass “Showrunner: creare e produrre serie tv” di Neil Landau dell’ UCLA, School of Theatre, Film and Television“, nel 2016 arriva anche il ruolo di assistente alla regia nel programma “Master of Photography” prodotto da Sky Arte. L’anno seguente, lavora come operatrice di macchina in studio e per i confessionali nella seconda edizione dello stesso programma.

Le specializzazioni professionali di questa giovane promessa nostrana sono davvero tante. Al suo carnet, anche un master in “Direttore della fotografia, operatore di ripresa e montaggio” presso l’Accademia Nazionale del cinema di Bologna tenuto dai docenti Mauro Marchetti, Rocco Marra e Paolo Vanghetti.

In una intervista di qualche tempo fa, Ginevra Barboni dichiarava: “Ho imparato nel set a lavorare al fianco di mio padre già dal 2008, come assistente alla regia e aiuto operatore per suoi cortometraggi, tra i quali ‘Il grande forse’ con Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La fotografia era di Maurizio Calvesi e le Musiche di Franco Micalizzi. Ho poi continuato con ‘Chimeres Absentes’ di Fanny Ardant, ‘Pensiero Giallo’ e ‘Idea Malvagia’ di Pierfrancesco Campanella, e ho fatto anche il direttore della fotografia nel film ‘Tundra’ di Federico Mattioni. E di mio nonno ho sempre ammirato tutta la sua produzione, ovviamente“. Il primo cortometraggio di Ginevra Barboni (come autrice, produttrice e regista) nel 2019 si intitola “La vita che ti aspetta”, ed ha vinto premi in tutto il mondo.